Docenti di religione pugliesi si aggiornano a Corato

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E’ giunto all’ottava edizione il corso di aggiornamento per delegati diocesani degli Uffici IRC e  quest’anno si è svolto a Corato, anche se ospiti della diocesi di Andria sotto l’ala tutelare di mons. Michele Lenoci, direttore dell’ufficio diocesano dell’educazione, la scuola e l’università, e il coordinamento generale di don Ciro Marcello Alabrese, delegato regionale per lo stesso ambito per conto della Conferenza episcopale pugliese. Il tema sviluppato dal 21 al 23 febbraio di fronte ai rappresentanti – uno per ogni ordine di scuola – dei tanti docenti di religione che operano nelle scuole statali pugliesi  è stato: il contributo dell’IRC alla convivenza in una società multiculturale e multireligiosa: identità aperta.

Tema interessante e stimolante, fatto quasi apposta per rimane sul pezzo, su uno dei nodi che sempre più stanno sollecitando la scuola negli ultimi anni. E forse più solleticante proprio per quei docenti che dalle necessità quotidiane sono chiamati a fare da avamposto e apripista sia per quanto riguarda la didattica, sia per quel che riguarda la sperimentazione interdisciplinare.

Il corso si è stato introdotto da una puntuale analisi esegetica sulla figura del forestiero all’interno della Sacra Scrittura da parte di don Michele Lenoci: Accoglienza e solidarietà verso lo straniero nella Bibbia. A seguire è stata la volta della sociologa Marianna Pacucci che ha puntualizzato il tema dell’identità e dell’appartenenza: Insegnare religione cattolica: identità e forza educativa nelle finalità della scuola . Sullo stesso tema si sono fermati a riflettere e confrontarsi i gruppi di studio, divisi per ordine di scuola.

La prima serata si è chiusa con un approfondimento sono offerto dal coro polifonico Farinelli che ha presentato La Buona Novella di Fabrizio De Andrè.

Loredana Perla, dell’Università di Bari, ha aperto i lavori del secondo giorno con una relazione su: Il contributo dell’Irc alla didattica dell’integrazione oltre il multiculturalismo darwiniano, verso la cittadinanza interculturale. Un titolo altisonante per tracciare quale debba essere lo sforzo che ogni IdR deve programmare per contribuire al passaggio da una società e da una scuola farcita sempre più da culture diverse che lottano per una selezione naturale, darwiniana, a una realtà dove tutti i contributi hanno diritto di cittadinanza.

Nel pomeriggio è stato organizzato un singolare laboratorio sul territorio: visita alla Canosa protocrostiana del vescovo Sabino, dai resti della basilica di san Leucio, al battistero a pianta centrale della basilica di santa Maria, alla cattedrale di san Sabino. Un interessante percorso sotto l’attenta guida dei volontari della Fondazione archeologica canosina. La serata si è chiusa nel Santuario della Madonna dei miracoli ad Andria con la consacrazione a Maria e la celebrazione eucaristica officiata dal vicario generale don Giovanni Massaro.

Ultima mattinata e ultima relazione, quella del prof. Ferdinando Menga, dell’università di Friburgo, sul tema: la comunità e l’estraneo. Note a ‘margine’ su una ambiguità moderna e i suoi destini.

Le conclusione del direttore del corso, don Ciro Marcello Alabrese, e i saluti al… nuovo anno in nuova diocesi per il nono corso regionale hanno congedato i 79 delegati.

Tonio Rollo